Tremalzo è un sito di straordinario interesse floristico per l'eccezionale concentrazione di specie endemiche, un giardino botanico noto in tutta Europa e meta obbligata di escursioni alla scoperta dei fiori. Inoltre Tremalzo, e precisamente la zona di Bocca Caset, è un punto strategico per la migrazione degli uccelli. In passato fu un ideale posto di caccia, e oggi allo stesso modo, ben situato per studiare i movimenti degli uccelli. Da metà agosto ad ottobre gli esperti del MUSE installano delle reti per lo studio degli uccelli migratori.
Il Centro visitatori di Tremalzo, aperto nei mesi estivi, organizza visite guidate e laboratori.
Tremalzo è un gruppo montuoso che si trova a sud-ovest della Valle di Ledro. Il passo si trova a 1665 m s.l.m. ma il punto più alto è il Monte Tremalzo, alto 1975 m. Altre cime appartenenti a Tremalzo sono Cima Marogna (1953 m), verso il Lago di Garda, Corno Spezzato (1858 m), verso la Valle di Ledro e Cima Avez (1895 m) verso la Valle del Chiese.
L'area forma un grande bacino dove, per secoli, i pastori hanno portato il loro bestiame a pascolare durante i mesi estivi: ricchi pascoli erbosi e nessun precipizio che rappresenti un pericolo per le mandrie rendono Tremalzo ideale per questo tipo di attività ancora oggigiorno. Tremalzo è ora raggiungibile con una comoda strada asfaltata che parte dal Passo Ampola.
L'area rappresenta una delle aree di interesse floristico più importanti delle Alpi, con una concentrazione di endemismi unica, 21 specie molte delle quali inserite nella Lista Rossa, un patrimonio senza uguali a livello trentino. La sua fama è diffusa in tutta Europa ed a livello mondiale tra gli specialisti. Di grande importanza anche la presenza faunistica, con la zona di Bocca Caset inserita quale ZPS- zona di protezione speciale ai sensi della direttiva "Uccelli". Un valore che è stato finalmente riconosciuto dalla Provincia Autonoma di Trento e dall'Unione Europea inserendo l'area Tremalzo-Tombea nell'elenco dei SIC (siti di importanza comunitaria) previsti dalla Rete Natura 2000.
Molti esperti botanici provenienti da tutt'Europa si recavano e si recano tuttora per studiarne le peculiarità. Il primo a riconoscere l'importanza dell'area fu Kaspar von Sternberg (1761-1838) il quale, durante il suo viaggio in Trentino scoprì una nuova varietà di Sassifraga, la Saxifraga arachnoidea, e un nuovo tipo di aquilegia. A metà del XIX secolo altri due esperti scelsero la Valle di Ledro per i loro studi: Francesco Facchini (1788-1852) e Friedrich Leybold (1827-1879). Il primo scoprì la Scabiosa vestina, la rarissima orchidea Orchis spitzelii e una Dafne di cui però non riuscì a pubblicarne le caratteristiche perchè morì e fu così che Leybold diede ufficialmente il nome alla Daphne petrea. Trovò anche il Ranunculus bilobus che è fu descritto solo 5 anni dopo da Bertoloni. Nel 1854 Pietro Porta scoprì una nuova silene con grandi fiori color porpora: la Silene elisabethae.
Altri botanici hanno setacciato queste montagne alla ricerca di altre piante e ancora oggi molte università vengono a Tremalzo, considerato uno delle aree più ricche dal punto di vista botanico per via dell'alta concentrazione di specie endemiche che vi crescono.
Bocca Caset è un passo che, grazie alla sua forma ad imbuto, è scelto dagli uccelli durante la loro migrazione dal Nord Europa al Sud Europa. La cresta che corre in direzione NNE-SSO, rappresenta lo spartiacque tra il bacino idrico della Val d’Ampola e della Val di Ledro.
La storia di Bocca Caset come punto strategico per catturare molti uccelli iniziò nel 1849, sotto l’Impero Asburgico quando, Claudio Ferrari comprò la servitù del territorio. Ferrari mise alcune reti per intrappolare gli uccelli e costruì una piccola casa dalla quale osservarli. La casa originaria fu successivamente ingrandita.
Il successivo proprietario fu Agostino Zecchini, il “Capo del Lago”, una persona molto ricca e influente. Lui e la sua famiglia continuarono a cacciare uccelli fino a quando non fu definitivamente vietato dall’Impero nel 1899. Nel 1920, con il Regno d’Italia, la caccia degli uccelli con le reti divenne ancora una volta legale. La famiglia Zecchini continuò a possedere la servitù, ma era un gruppo di uomini a lavorare presso il passo.
Nel 1929 le reti catturarono qualcosa come 27.000 uccelli. Questo dà un’idea dell’importanza e della ricchezza ornitologica di Caset. Nell’anno successivo la caccia con le reti venne nuovamente proibito. Nel 1943 la famiglia Zecchini vendette la servitù ad un gruppo di uomini, i quali, nonostante il divieto cacciavano comune. Loro continuarono fino al 1955, dopo di che questa pratica non fu più tollerata e le autorità locali obbligarono gli uomini a cambiare il modo di cacciare.
Infine nel 1992 un gruppo di appassionati di uccelli, consapevoli dell’importanza di Bocca Caset per la migrazione degli uccelli, costruì delle reti per catturarli e mettergli un anello. In cinque giorni loro inanellarono 467 uccelli di 18 specie differenti. Queste ricerche continuano e dal 1996 il Museo Tridentino di Scienze Naturali, oggi MUSE, ha gestito questo progetto. Dal 1996 al 2011 sono stati catturati 400.000 uccelli appartenenti a 174 specie diverse. Il lavoro a Bocca Caset è incluso nel Progetto Alpino, una collaborazione tra il MUSE e l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica che iniziò nel 1997.
Un Centro Visitatori dedicato a Mons. Ferrari permette di scoprire l’ambiente di Tremalzo e le sue peculiarità, tramite un percorso scandito dal succedersi delle stagioni. Il Centro Visitatori per la Flora e la Fauna di Tremalzo sono parte integrante di ReLed, la rete museale della Valle di Ledro. Numerose sono le visite guidate e le attività organizzate durate il periodo estivo.
Rimangono attive per l'alpeggio estivo due malghe, malga Bezzecca e malga Tiarno di Sopra, che ospitano circa 50 capi di bestiame ognuna. Presso malga Bezzecca, il latte viene utilizzato ogni mattina per fare il formaggio e il burro in maniera artigianale. Attività che è possibile visitare grazie al programma di escursioni guidate Escursioni Natura.
CENTRO VISITATORI PER LA FLORA E LA FAUNA DI TREMALZO:
aperto da giugno a settembre - chiuso il lunedì
entrata gratuita
Tutto quello che puoi trovare arrivandoal Lago di Ledro e dintorni.
>Lago di Garda 15Km
>Milano 200Km
>Brescia 80Km
>Verona 90Km