CULTURA

Ledro Land Art

QUANDO L’ARTE INCONTRA LA NATURA

Nella pineta di Pur, uno dei polmoni verdi della Valle di Ledro, la creatività artistica si fa complice della natura attraverso il lavoro di reinterpretazione degli spazi e interazione con gli elementi presenti, proposto dagli artisti partecipanti al progetto. Lungo il suggestivo sentiero che costeggiando il torrente Assat conduce a Malga Cita, il paesaggio si fa custode e interlocutore degli interventi site-specific che ogni anno vengono realizzati sul posto durante la stagione estiva.

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① RAVE

Erika Inger – 2019

L’opera rappresenta in maniera sintetica ed essenziale uno sciame di insetti con l’intento di sensibilizzare il fruitore dell’opera e allo stesso tempo di denunciare la problematica relativa alla moria di insetti sempre piu frequente a causa dell’utilizzo di fertilizzanti e antiparassitari impiegati in modo sempre più massiccio e continuato.


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② XENNIALS TRIBUTE

Luca Vallese – 2018
L’opera nasce come tributo alla generazione “Xennials” individuata dal sociologo australiano Dan Woodman, ovvero quella dei nati fra il 1977 e 1983, affinché possano prendere spunto per raccontare alle nuove generazioni aneddoti delle epoche passate, epoche in cui per giungere all’inizio della seconda parte di un album musicale si poteva usare una matita!

③ INCONTRI RAVVICINATI

Giulio Valerio Cerbella & Luisa Benevieri – 2020
L’opera rappresenta un evento nel quale una persona testimonia di essere venuta in contatto con un oggetto volante non identificato e con esseri viventi ad esso collegati. Con questa istallazione si è voluto ironicamente ricordare la natura umana dei contatti tra persone, resa ancora più lampante dall’emergenza covid-19.

④ VOLTI NELLA TERRA

Micol Grazioli – 2013
A prima vista sembra un solco, forse una buca scavata da un animale. Ci avviciniamo ed è come un passaggio, un vuoto pronto a ricevere. Spingendoci a osservare scopriamo l’impronta in negativo della parte più recettiva del nostro corpo: una maschera che sprofonda nella terra guardandola, ascoltandola e annusandola da dentro. 

⑤ TRINCEA

Roberta Rizzi & Caterina Agazzi – 2013
La sovrapposizione di sacchi di juta riempiti con un miscuglio di terra, sassi e semenza per prato che delinea un’area percorribile è il progetto di Roberta Rizzi e Caterina Agazzi, una riflessione che si muove intorno alla ricerca artistica, architettonica, storica e naturalistica. Un’installazione che si definisce nel tempo attraverso il respiro lento della natura e si offre al ciclo delle stagioni.

⑥ SFERA

Pietro Gellona & Maurizio Vescovi – 2013
Le riflessioni di Pietro Gellona e Maurizio Vescovi su architettura e paesaggio, arte e natura si concretizzano nella forma della sfera. Solido geometrico che non le forze naturali ma l’azione umana soltanto possono produrre in questo tipo di ambiente, è composto da un’anima centrale costituita da settori circolari in legno, una rete zincata e terreno erboso.

⑦ ALAMBICCO SONORO

Angelo Morandini – 2013
Quattro travi di legno piantate nel terreno obbediscono alla verticalità dei pini. Sono quattro alberi stilizzati, sintesi geometrica della loro forma e del loro andamento, e sono quattro antenne protese verso il cielo per captare e consegnare al paesaggio sonoro della pineta nuove suggestioni. 

⑧ LE MANI

Alessandro Pavone – 2012
Le mani ruvide della gente che nel passato ha vissuto e lavorato in questa terra sono il soggetto della monumentale scultura di Pavone che con decisione e rapidità per giorni ha fatto scorrere la lama della sua motosega sui tronchi realizzando tre grandi mani in legno naturale, ora affidante al bosco e ai cicli delle stagioni.

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⑨ CHIOCCIOLA

Corrado Rosa – 2012
Non è raro, camminando nella pineta di Pur, imbattersi in lumache con le “casette”, chiocciole che si trascinano tra erbe, aghi di conifere, sabbia di torrente e terra di bosco lasciandosi dietro un’argentata e appiccicosa scia.

⑩ VIOLINO

Matteo Boato – 2012
Matteo Boato attraverso la realizzazione di un ponticello di violino riprodotto in grandi dimensioni e realizzato in legno oukumè, propone l’idea di strumento musicale come elemento costruito dall’uomo e riportato in un contesto naturale. E’ un intervento che si pone in relazione fisica ma anche sonora con l’ambiente circostante.

⑪ IL VECCHIO E IL BAMBINO

Giovanni Baioloni – 2013
Le due sagome che si sviluppano seguendo i profili degli alberi suggeriscono la presenza di un anziano che tiene per mano un bambino. Quello delle età della vita è un tema caro all’arte di tutti i tempi, che nel contesto naturale assume nuovi dettagli e sfumature.

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⑫ TRITONE ALPESTRE

Franz Avancini & Smarmellata – 2020
Tritone Alpestre è un’opera collettiva, risultato della seconda edizione del workshop aperto di land art condotto dall’artista Franz Avancini e promosso da Smarmellata con il sostegno di Piano B.

⑬ STREGA NEL BOSCO

Viviana Puecher & Michelle Filippi – 2012
L’obiettivo di Viviana Puecher e Michele Filippi è narrare una storia discreta, innescando un pensiero fantastico che guarda all’essenza primordiale del tempo e dello spazio. Il lavoro prende avvio da una leggenda scritta dagli artisti per la valle di Ledro. Ciò che è fisicamente instabile appartiene al regno dell’immaginazione, mentre la pietra diventa tangibile fondamento di memoria e conoscenza.

⑭ SLOW MOTION

Plamen Solomonsky – 2013

E’ un oggetto di una semplicità assoluta a tracciare un tratto nuovo di sentiero e a creare il cortocircuito. Una scopa sovradimensionata e decontestualizzata, che assomiglia alle scope di saggina capaci di sostenere nel loro volo le streghe che un tempo popolavano anche la valle di Ledro, o quelle utilizzate dalle donne nello sforzo di pulire case polverose. 



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⑮ VOLARIO ANTROPOETICO

Ars Ruralis: Simone Mulazzani & Valentina Grossi – 2020

Come uccelli tessitori che riassemblano frammenti di materia vegetale, il Volario è composto della stessa essenza dell’ambiente circostante, e si costruisce in maniera organica e fluida.

⑯ RICCIO

Giampaolo Osele – 2014

Giampaolo Osele gioca con la natura, la ritrova e la ricompone con delicata essenzialità. Spunta così da un grosso tronco il musetto curioso di un riccio. Sbucato da una delle tante tane nascoste nella pineta, il simpatico animaletto si ferma lungo il percorso per raccontare a chi lo attraversa le attività segrete dei suoi compagni.


⑰ CONI D’OMBRA

Marco Nones – 2014
Il cono d’ombra è elemento geometrico fondamentale nella teoria delle eclissi. Quando nel cono d’ombra della Luna s’immerge un punto della Terra si ha l’eclisse di sole, richiamata dal fuoco con cui i tre tronchi scolpiti sono stati anneriti e oscurati.

⑱ REFLECTIVE GROOVE

Collettivo 00 – 2019
L’installazione sviluppa il tema della kràsis (“mescolanza, fusione integrale”) tra uomo e natura, cercando di rendere fluida la netta separazione tra i due soggetti. L’intento è quello di creare un luogo onirico definito dalla relazione dinamica tra persone e natura, un’oasi che abbia caratteristiche proprie e che diventi un punto di contatto unico e riconoscibile.

⑲ CLOUD TREE

Rumen Dimitrov – 2019
Cloud tree rappresenta una donna con i capelli bagnati mossi dal vento ed è un simbolo di rinnovamento e di libertà. La leggerezza della chioma si contrappone alla solidità del corpo come la levità delle nuvole si contrappone alla pesantezza della terra.

⑳ LA SCIMMIA

Franz Avancini & Smarmellata – 2019

La scimmia è un’opera realizzata dall’artista Franz Avancini con l’aiuto di volontari durante un workshop dedicato alla Land Art.
La struttura dell’opera è realizzata completamente in legno mentre la parte esterna è composta di paglia, con l’intento di rendere al meglio la somiglianza con il pelo del mammifero.


㉑ ALTALENE NEL BOSCO

Rossoscuro Design – 2012
L’altalena è un oggetto dal forte potere evocativo, che riporta all’intimità e ai ricordi. E’ il dondolare ritmico e il campo visivo che si allarga e si restringe nel vortice della velocità. L’altalena è l’esperienza più vicina al volo che per prima si fa. E’ lì quando si torna a cercarla, con il suo ritmo regolare aiuta a riflettere. 

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㉒ SIGN O’ THE TIMES

Matteo Cretti – 2020
Viviamo in un mondo in continua trasformazione nel quale la mano del uomo ha condizionato e condiziona il pianeta. Le conseguenze sono diverse, dallo spopolamento dei paesi e delle montagne, l’ abbandono e la modifica intensiva dell’agricoltura e dell’allevamento, tutto questo con ripercussioni floristiche e faunistiche ma anche sulla vita di tutti i giorni.

㉓ ROVINE

Giordano Faustini – 2014
Gli elementi di legno collocati in sequenza sono i resti che compongono un enorme viso emerso dal terreno. Incastrati tra interno ed esterno, e sospesi tra presente e passato, sembrano antiche rovine che la terra lascia riaffiorare e delle quali la natura si vuole riappropriare. 

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㉔ COW SHOW

Paolo Vivian – 2012
In una radura in cui pascolano le mucche prima di raggiungere i luoghi dell’alpeggio, l’artista colloca alcuni massi di pietra. Le pietre naturali che attraversano la storia della terra sono per l’artista come le nuvole che si formano e si disfano, anch’esse possono assumere forme che ricordano le sembianze di animali reali o fantastici.

㉕ BLACK HUG

Irene Russo – 2017
L’opera di Irene Russo nasce con l’intento di sensibilizzazione in merito agli incendi dolosi, con un attenzione particolare a quelli che hanno visto protagonista la sua terra d’origine, la Campania.
La struttura lignea è stata carbonizzata superficialmente per richiamare la cromia nera degli incendi, realizzando una struttura che si snoda sinuosa intorno a 3 alberi e li avvolge come in un abbraccio simbolico tra l’ uomo e natura.

㉖ LIMITE INFINITO

Giampaolo Osele – 2014
Realizzata in legno di nocciolo, intrecciata e avvolta intorno agli alberi, una struttura circolare a profilo variabile si sviluppa senza interruzioni. Disegna un confine ma segna un’apertura sullo sforzo, del tutto umano, di comprendere l’infinito della natura.
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㉗ L’AVVOLTO

Luca Degara – 2012
Ne l’Avvolto di Luca Degara convivono l’ampiezza delle dimensioni con la leggerezza dei materiali. Il legno di larice locale è stato lavorato in modo tale che tutti i pezzi utilizzati, piegati con l’aiuto del vapore, derivino da un tronco unico tagliato in maniera longitudinale.



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