DOVE MANGIARE

Cucina tipica

La cucina della Valle di Ledro non differisce molto da quella tradizionale trentina, annovera però alcuni piatti locali molto appetitosi e sostanziosi, come la polenta di patate, la peverà e i caponec. Inoltre, durante l'esodo in boemia nella Prima Guerra Mondiale, la cucina ledrense è stata influenzata anche da piatti della tradizione ceca.
Da non perdere sono i Menu Ledro per scoprire le golosità della Valle di Ledro declinate nelle varie stagioni.

Anche voi potrete assaggiare le specialità ledrensi nei ristoranti e durante le sagre paesane. "Menu Ledro" è l'occasione ideale per conoscere e gustare i piatti locali preparati con fantasia e prodotti trentini.
Inoltre, potrete riassaporare a casa vostra la polenta di patate, la peverà, gli gnocchi boemi o i caponec, seguendo fedelmente le ricette che vi proponiamo.
Soprattutto per la celebre polenta di patate è comunque consigliabile osservare prima come la si prepara presso una famiglia ledrense o nelle feste e sagre, dove spesso si offre all'ospite questo piatto molto speciale. Speciale perché, nonostante la sua semplicità, è un piatto che fa festa e che è bello gustare in compagnia.
Una caratteristica particolare della cucina ledrense è l'influenza boema.Durante la Prima Guerra Mondiale, la popolazione della Valle fu sfollata inBoemia e in Moravia. Negli anni dell'esilio la gente trentina s'integrò con quella boema fino a creare forti legami di amicizia e solidarietà vista la grande povertà in cui entrambe le popolazioni si trovavano. Da questa convivenza, le donne trentine impararono anche a cucinare alcuni piatti boemi che sono poi entrati a far parte della tradizione della Valle di Ledro, come gli gnocchi boemi e le livanze.

 VACANZE CON GUSTOUn progetto goloso nato per scoprire i prodotti tipici, i ristoranti e le ricette golose della zona della Valle di Ledro, del Garda Trentino e della Vallagarina



RICETTE DELLA VALLE DI LEDRO

Le seguenti ricette sono state raccolte dagli ospiti della Casa di Riposo G. Cis di Bezzecca.

polenta di patatePOLENTA DI PATATE

Questo piatto è forse uno dei più tradizionali e caratteristici della nostra Valle. L'ingrediente principale, la patata appunto, era un alimento comune e alla portata di tutti, visto che tutte le famiglie possedevano un pezzo di terra da coltivare. Anche gli altri ingredienti (formaggio, burro, farina, e salame), erano disponibili in quanto prodotti in casa.

Ingredienti: 5 kg di patate (possibilmente non fresche), 4 hg di farina (metà bianca e metà di grano saraceno), 3 hg di formaggio, 2 salamini, sale, pepe, olio.

Preparazione: pelare le patate e metterle a cuocere nel paiolo di rame coperte d'acqua. Nel frattempo preparare gli altri ingredienti. In un piatto mescolare bene i due tipi di farina, il sale ed il pepe. Tagliare a cubetti non troppo piccoli il formaggio. Tagliare la lucanica e farla scaldare in un po' d'olio.
Scolare le patate quando sono cotte e schiacciarle con un speciale arnese chiamato pilot, fino a rendere l'impasto omogeneo. Aggiungere la farina, continuando a mescolare bene. Quindi il condimento con l'olio e il salame e i pezzetti di formaggio. Mescolare fino a che si forma una crosta attorno al paiolo e versare la polenta sul tagliere.

GLI GNOCCHI BOEMIgnocchi boemi

Durante la Prima Guerra Mondiale, la popolazione della Valle fu sfollata in Boemia e in Moravia. Negli anni dell'esilio la gente trentina s'integrò con quella boema fino a creare forti legami di amicizia e solidarietà vista la grande povertà in cui entrambe le popolazioni si trovavano. Da questa convivenza, le donne trentine impararono anche a cucinare alcuni piatti boemi che sono poi entrati a far parte della tradizione della Valle di Ledro.
Questi piatti hanno come base l'impiego di ingredienti poveri e facilmente reperibili. Gli gnocchi boemi, ad esempio, presentano un impasto molto simile a quello del pane.
Di questo piatto ci sono varie ricette e si può consumare sia per accompagnare piatti tipicamente trentini, come i crauti o lo spezzatino, oppure come dolce.

Ingredienti: 30 g di lievito di birra, 1 kg di farina bianca, ½ litro di latte, sale, burro, cannella macinata o semi di papavero, zucchero

Preparazione: sciogliere il lievito in poco latte, poi aggiungere il latte rimanente, un po' di sale e la farina lasciandone una parte per il successivo impasto. Mescolare fino a formare una palla di pasta lievitata, coprirla con un canovaccio e lasciarla lievitare al caldo per circa due ore. Quando l'impasto ha raddoppiato il volume aggiungere la farina rimasta e lavorarlo fino ad avere un impasto ben amalgamato e morbido.
Fare delle palline dalle dimensioni di circa sei centimetri di diametro e lasciarle lievitare di nuovo per circa ¾ d'ora. Preparare una pentola con abbondante acqua salata. Quando bolle buttare gli gnocchi e lasciarli cuocere per circa 10-12 minuti girandoli ogni tanto. Nel frattempo fondere il burro. Spolverare gli gnocchi con zucchero e cannella e versarvi il burro.

caponecCAPONEC

E' una ricetta tipica di alcuni paesi della Valle di Ledro, non è una vera e propria pietanza, ma piuttosto una golosità che viene preparata in particolare verso la fine dell'estate, in occasione delle Sagre dei paese.

Ingredienti (per circa 30 caponec): 300 g. erbette, 500 g. pane raffermo e grattugiato (non troppo fine), 300 g. formaggio grattugiato, 2 uova, 200 g. lardo o lucanica fresca, brodo, 100 g. prezzemolo, pepe, 3 spicchi d'aglio, 30 foglie di vite e spago per la confezione.

Preparazione: mescolare il pane con il formaggio grattugiato e aggiungere il pepe. A parte sbattere due uova intere. Preparare di lardo pestato e farlo rosolare. Aggiungere poi le erbette, pulite e tritate finemente, e lasciar raffreddare il composto.
Intanto tritare il prezzemolo e 3 spicchi di aglio, un bicchiere d'olio d'oliva e del brodo. A questo punto amalgamare tutti gli ingredienti e lavorarli fino ad ottenere un impasto morbido. Raccogliere 30 foglie di vite di uva fragola e pulirle. Dividere l'impasto in 30 piccole porzioni da avvolgere una ad una nelle foglie, fissate saldamente con dello spago. Portare a ebollizione in abbondante acqua salata ed immergervi i caponec. Far cuocere per 18 minuti, scolare e metterli ad asciugare su un tagliere di legno.
Di solito vengono consumati freddi, come antipasto, conditi con olio, pepe e sale.




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